meditazioni

Stiamo attraversando una turbolenza Quando è il momento di individuare le uscite di sicurezza

Meditazione sul Vangelo

della IV domenica di Pasqua anno A

7 maggio 2017

Gv 10,1-11

 

Aprimi quando busso

Agostino

 

La vita diventa a volte un labirinto complesso, dentro cui cerchiamo affannosamente una via d’uscita. Mi colpisce sempre l’avvertimento della voce metallica sugli aerei prima del decollo: l’uscita di emergenza potrebbe essere alle vostre spalle!

escher

Capita spesso di cercare una porta per uscire dalle situazioni intricate o faticose che inevitabilmente, prima o poi, dobbiamo attraversare. A volte, però, siamo così concentrati sulla nostra paura o siamo così convinti di essere nella direzione giusta verso l’uscita che rischiamo di rimanere intrappolati nei nostri naufragi.

Cosa ci porterà verso l’uscita di emergenza più vicina a noi? La voce metallica dell’assistente di volo non ci abbandona e ci avverte che un sentiero luminoso ci condurrà verso la l’uscita più vicina a noi. In un certo senso, questo passo del Vangelo traccia per noi il sentiero luminoso che ci porta verso la vita.

donna che contemla il tramonto

Nei momenti di paura e di incertezza che attraversiamo, emergono due bisogni fondamentali: il bisogno di essere riconosciuti, cioè di sentire una voce familiare e amica che non ci fa sentire soli, e il bisogno di sicurezza che ci permette di non perderci di coraggio.

 

Nella nostra vita, se è vero che il Signore traccia per noi il sentiero luminoso da seguire e ci chiama per nome per attirarci verso il bene, è altrettanto vero però che ci sono i ladri e i briganti che vogliono allontanarci dall’uscita di emergenza.

ladri e briganti 350px-Bartolomeo_Pinelli_Überfall_1817

I ladri e i briganti ce li portiamo innanzitutto dentro di noi: sono le nostre paure, i nostri schemi mentali, la nostra rigidità, sono i pensieri che ci portano via l’energia senza farci arrivare mai da nessuna parte, come i pensieri in cui erano rimasti intrappolati i discepoli di Emmaus.

Ma i ladri e i briganti sono anche intorno a noi: sono coloro che abusano del loro potere, sono coloro che preferiscono distruggere piuttosto che costruire, sono coloro che ci spaventano con le loro minacce. Sono strumenti, a volte inconsapevoli, di un male che li ha ormai irretiti e impedisce loro di decidere con lucidità.

Se ci siamo preoccupati di diventare familiari con il pastore vero, allora saremo capaci di riconoscere e distinguere la sua voce anche nel tempo delle turbolenze!

 

Il pastore ci rassicura e ci accoglie in un recinto nel quale possiamo consegnare la nostra ansia. Il recinto è un luogo che ha dei confini. È il simbolo di una relazione, come lo era il giardino della creazione. Ma una relazione sana è quella che ha delle porte per uscire e per entrare.  Le nostre relazioni sono spesso senza porte perché sono possessive e asfissianti. Il recinto diventa un luogo in cui imprigionare. La relazione con Gesù, invece, dà vita, perché è possibile entrare e uscire. Nel linguaggio biblico entrare e uscire è un’espressione che indica appunto la vita. Le relazioni sane sono quelle in cui le porte sono evidenti.

van_gogh_pastore

Come ha scritto Recalcati, il luogo per eccellenza in cui trovare risposta al nostro bisogno di essere riconosciuti e rassicurati sono gli occhi della madre. Nella figura della madre ci sono tutti coloro che sono disposti a darci vita e a lasciarci andare. La relazione con la madre diventa il modello di ogni relazione in cui sentiamo di ricevere vita senza essere posseduti.

minotauro accusa madre

Ce lo insegna anche la favola di Cappuccetto rosso: anche se il bosco è pericoloso e probabilmente è abitato dal lupo, la madre non trattiene la figlia con sé, ma la lascia andare, le dà coraggio, le trasmette sicurezza. È proprio quel riconoscimento e quel legame che permette a ogni Cappuccetto rosso di affrontare il bosco e i lupi.

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Anche Gesù ci manda come agnelli in mezzo ai lupi. La sua parola è sincera e non ci nasconde le difficoltà della vita. Cosa potremo mai fare davanti ai lupi se siamo solo agnelli? Forse possiamo gridare, il pastore ci conosce, ascolterà la nostra voce e verrà a salvarci, traccerà per noi un sentiero luminoso. Facciamo perciò attenzione, perché l’uscita più vicina potrebbe anche essere alle nostre spalle.

 

 

Leggersi dentro

–          Cosa cerchi quando sei spaventato dalle situazioni della vita?

–          Quale sentiero sta tracciando oggi il Signore per te?

6 commenti

  1. Quanti bei sentieri mi traccia dentro il Signore nelle strade per il discernimento! E la strada più bella me la ha tracciata quando ho capito che niente e nessuno poteva staccarmi dalla sua strada, né i briganti,né i fratelli e neppure gli errori delle chiese.

  2. Vorrei sentire la Sua mano forte stringere la mia in un tutt’uno di Amore e tenerezza .Vorrei che mi donasse la forza del Suo Santo Spirito per fugare ogni tenebre e vincere ogni angoscia. Nn conosco il sentiero che ha tracciato per me ,chiedo solo capacità e discernimento per proseguire ovunque desideri condurmi .

  3. le stelle chiamate per nome brillano di più perchè riconoscono la voce di Colui che le chiama ( Baruc )
    …perchè anche nel mare hai tracciato una strada e nelle onde un sentiero sicuro…
    nella favola dei sette capretti il più piccolo attende la mamma nell’orologio a pendolo come S. Gaetano da Thiene della divina Provvidenza

  4. Il silenzio, la preghiera, il prendere le distanze, il sano distacco aiutano a vedere chiaro, a discernere, a scegliere, con serenità, quello a Dio piace, il .nostro vero bene.

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