Fragile germoglio
Le parole cadono silenziose
una dopo l’altra senza interruzione,
senza scomporsi nell’inutile finzione
di speranze vane, ma preziose.
Le cose, i giorni e i cuori,
tutto avvolge la tenebra padrona.
Le paure giunte le fan corona
E neppur l’angoscia se ne tiene fuori.
Dove non vedo, il cuore sente,
fragile il germoglio dalla neve si difende
e il rosso verme sospeso dai rami pende,
un canto si riaccende a rischiarar la mente.
Seppur la mano afferra e sfiora,
sei Tu che nel chiaror ti avventi.
Sola la tua parola grida ai venti,
solitaria luce che nel cuor riaffiora.
Buon Natale! Che meraviglia questa preghiera-poesia!
Bellissima, buon Natale