1 dicembre 2020
Martedì della prima settimana di Avvento
UNA LUCE
Is 11
6Il lupo dimorerà insieme con l’agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
Lc 10
21In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.
LA PAROLA PER DOMANI È: lode
Alcune persone passano tutta la vita o gran parte di essa a lamentarsi. Il loro sguardo è puntato su quello che non va o non funziona. Il lamento avvelena la vita e induce a vedere gli altri come nemici o avversari.
Il lamento si concentra sul peso del passato o sulle difficoltà del presente, impedendo di alzare lo sguardo per guardare un po’ più lontano. Il lamento non contempla promesse e speranze. Al contrario, vivere la vita come una lode vuol dire credere alla possibilità del futuro, vuol dire che nella vita c’è spazio per la gratuità e il dono.
Per questo, le persone che sanno lodare sono le persone semplici, non perché ingenue o ignoranti, ma perchè si sentono piccole, sentono che la vita non è una pretesa arrogante da rivendicare. Sono le persone che si sanno meravigliare, senza lasciarsi intrappolare dai pensieri che generano sospetti e rivalità.
UN IMPEGNO
Durante la giornata prova a guardare con attenzione se c’è qualcosa per cui potresti rendere lode a Dio.
Ogni mattina recito le lodi con i frati minori dell’opera di San Francesco e la mia giornata trascorre nel Signore. Sento maggior pace.
Ecco stasera ti offro le ingiustizie e le offese ricevute e le metto nelle tue mani. Essere ultimi è un privilegio che accorcia la strada verso di te.
Ogni sera ringrazio il Signore per qualche piccola cosa che durante la giornata me lo ha fatto sentire vicino e presente!
Ieri, ad esempio, per i pochi minuti di preghiera in una vecchia chiesa di campagna deserta!
Gloria ,onore e potenza a Dio creatore dell’alba che illumina le tenebre , annuncia un nuovo giorno, accompagna l’inizio della mia giornata e mi ricorda che Tu Dio nella semplicità hai racchiuso e creato cose grandi. Onore e lode a te mio Dio ..
Grazie p. Gaetano!
grazie perchè ci aiuti a rimetterci sui binari quando il nostro treno deraglia
Gioisco della lode di Gesù, partecipo alla sua benedizione e cambia il mio sguardo sulla vita e sulle cose. L’ attenzione alla piccolezza e alla minorità è già motivo per lodare. Questo testo del Vangelo era molto caro ad un gesuita che mi ha molto illuminato: padre Pio Parisi. Lo ricordo:- Ti benedico Padre!