14 dicembre 2020
Lunedì della terza settimana di Avvento
UNA LUCE
Nm 24
17Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele.
Mt 21
24Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. 25Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
LA PAROLA PER DOMANI È: domandare
I navigatori hanno finalmente permesso di non doversi fermare più a chiedere! in genere infatti ci vergogniamo di domandare: abbiamo la pretesa di presentarci sempre autosufficienti, senza dubbi, capaci di gestire autonomamente la situazione. Non ammettiamo incertezze. Preferiamo, come nel tempo che stiamo vivendo, vivere nell’illusione di poter sapere con sicurezza cosa ci aspetta piuttosto che accettare i limiti persino della scienza davanti a quello che accade.
Il punto interrogativo è disprezzato e sostituito con il più rassicurante punto esclamativo. Non vogliamo affrontare la fatica della domanda, ma preferiamo ricevere ordini. In questo modo possiamo anche sgravarci dalla responsabilità delle nostre scelte. La realtà però continua a sfuggirci, non ci si presenta in maniera chiara e definitiva, ma ha sempre un modo complesso e articolato di apparire: la realtà degli altri, la realtà dei fatti, persino la realtà di noi stessi. L’unico modo per affrontare in modo onesto la vita è non smettere di chiedere.
Anche Gesù ci invita a uscire dalle sicurezze che ci intrappolano, a non dare per scontato, a non credere sempre di avere tutte le risposte. Solo esercitando l’arte della domanda si cresce e si diventa persone mature e responsabili.
UN IMPEGNO
Prova a notare oggi se stai rinunciando a fare qualche domanda solo per paura o imbarazzo.
La domanda è semplice e complessa. Perché Signore mi hai chiamato? Prima al mondo, poi a te? Perché sono qui? Sto facendo abbastanza?
Prima, pensando di avere già le risposte, ponevo davvero poche domande.
Ora sto imparando a farle ed ho capito che è importante anche il modo con cui le si pone… che non abbiano una risposta precostituita ed avendo a cuore il parere dell’altro che deve sentirsi libero di esprimersi.
… un po’ come si fa qui. Grazie sempre per queste riflessioni!
Perché ?
Giobbe