22 dicembre 2020
Martedì della quarta settimana di Avvento
UNA LUCE
1 Sam 1
26e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. 27Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto.
Lc 1
46Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
LA PAROLA PER DOMANI È: gratitudine
Siamo sempre più convinti che tutto ci sia dovuto. Abbiamo espulso dal nostro vocabolario il sacrificio, la rinuncia, la mancanza. i genitori, molto spesso, costruiscono autostrade per i figli, in modo che possano correre senza pensieri. Eppure è proprio così che si costruisce l’infelicità: non abbiamo più nulla da desiderare e, di conseguenza, non sappiamo più ringraziare.
Eppure la realtà a un certo punto bussa alla nostra porta e ci fa scoprire come stanno veramente le cose: niente ci è dovuto! Tutto è un dono. Qualsiasi cosa può esserci tolta in qualunque momento. Se c’è, vuol dire che c’è un dono in più. Proprio per questo la modalità più coerente e vera di stare nella vita è la gratitudine!
Un donna, come Anna e come Maria, di cui ci parlano i testi della liturgia di oggi, sa cosa significa un dono: lo sperimenta nella novità sorprendente della vita ricevuta di un figlio. Ecco, dovremmo imparare da queste donne a dire grazie per guardare ogni cosa con gli occhi della gratitudine.
UN IMPEGNO
Oggi provo a riconoscere i doni che ho ricevuto e che sto ricevendo e ringrazio per ciascuno di essi.
La gratitudine ci consente di godere di tutto ciò che la vita ci offre ogni giorno ,niente è nostro tutto è dono come non esserne immensamente grati,Grazie di queste parole per domani Lina
Grazie Signore. Mi hai dato. Poi mi togli. Poi mi dai..
Ma quando mi lasci andare?
Quando recito ‘grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente’ resto a contemplare con gioia ciò di cui sono grata a Dio nella mia vita (e non è poco) ma Maria fa molto di più, allarga l’inquadratura. È lì con i superbi confusi, gli affamati ricolmati, i potenti abbassati, gli umili… un tutt’uno. Allarga il mio cuore Signore, allarga il nostro cuore, solo così nasci.
Grazie di tutto! Delle cose belle e di quelle meno belle, delle gioie e dei dolori… grazie perché mi sei accanto.